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Sentiero Val Liona


Escursione lunga ma non particolarmente difficile, adatta a tutti in ogni stagione. Percorre il versante orientale e occidentale della valle tra boschi, contrade e terreni coltivati. Parte e arriva a Spiazzo passando per l’abitato di Grancona. Il sentiero percorre per ampi tratti il vecchio sentiero 61.

  • Lunghezza
    9 Km
  • Tempo di percorrenza
    3.5 ore
  • Senso di percorrenza
    antiorario
  • Gestione

    Pro Loco Val Liona
    Info: info@provalliona.it
    FACEBOOK: pro.valliona

Descrizione del percorso

Da piazza del Donatore si prende a destra in direzione del bar, lo si supera e poi si svolta a destra in via Casamento, nei pressi della fontana di Spiazzo. Si prosegue fino a raggiungere il Casamento, un grande edificio merlato di recente fattura con all’angolo il mulino Zucca di Ca’ Lovato, non più attivo. Si svolta a sinistra in via Gianesin, si supera il mulino Piombino di Ca’ Gianesin, ora abitazione privata, e si prende il sentiero che sale a destra arrivando in breve alle Pianezze, un ampio pianoro coltivato. Sbucati sulla strada asfaltata si sale a destra. Sulla sinistra già si apre il panorama sul versante collinare occidentale della Val Liona e sulla Parrocchiale di Grancona. Quando il tratto asfaltato finisce nel cortile di un’abitazione si prende il largo sentiero che sale ripido nel bosco. Qui un tempo il bosco lasciava spazio ai terreni coltivati famosi in tutta la valle e nei dintorni per la coltivazione dei piselli e delle ciliegie. Si incrocia il Sentiero 65 dei Frati che taglia quasi perpendicolare il nostro percorso e si continua a salire sul versante occidentale del monte Faeo. Il sentiero diventa panoramico con una bella vista su Pederiva in basso, il versante collinare di Grancona e sullo sfondo le Prealpi Vicentine. Poi il sentiero spiana fino a giungere alle fontanelle del Faeo, la seconda conosciuta anche come fontana dei Casalin che fungeva da abbeveratoio e lavatoio per le contrade circostanti. Poco più avanti si incontra la carrareccia che sale da Contrada Casalin per raggiungere la fontana e Contrada Valli. Si tratta della VARIANTE DELLA FONTANA DEI CASALINI del sentiero di San Germano. Si prosegue invece dritti in discesa su larga carrareccia fino a giungere in Contrada Casalin, bel esempio di architettura rurale collinare. Per via Casalin si scende in località Le Acque dove confluiscono i torrenti che scendono dalle valli del Gazzo e del Calto. Si prende a sinistra la strada che da Pozzolo, per la valle del Calto, incrocia la provinciale. Non lontani sorgono i laboratori di lavorazione della pietra calcarea di Vicenza, che viene estratta dalle cave circostanti. Si attraversa con attenzione, si prende a destra e dopo pochi metri, superato il bar-pizzeria, si svolta a sinistra per una comoda carrareccia che sale tra due filari di conifere. Arrivati in cima, sulla destra, si apre lo spiazzo erboso dove sorge il piccolo oratorio di Sant’Antonio Abate [3]. Si continua tra i campi per breve tratto fino ad incrociare una evidente stradina che sale. Si prende a sinistra, la stradina spiana ed arrivati ad incrociare una carrareccia si mantiene la sinistra in piano. Poco più avanti si cominciano a notare sulla sinistra gli sfasciumi delle sottostanti cave di pietra, le priare, che penetrano nel sottosuolo. Infine si incontra un’abitazione, sulla sinistra; qui si svolta a destra attraversando la stradina asfaltata e si prosegue in ripida salita fino a sbucare sulla sovrastante strada asfaltata, nei pressi di due grandi ripetitori. Si attraversa la strada prendendo a sinistra della siepe l’evidente, ripido sentiero provvisto di sbarramento per i mezzi a motore. Si sale a tornanti nel bosco intravedendo di tanto in tanto le abitazioni della parte alta di Grancona con la Parrocchiale sovrastante. All’uscita del sentiero in alto si incontra un secondo sbarramento, superato il quale ci si trova su strada asfaltata. Qui, sulla destra, si trova il Sengio de Bruche, abitazione rupestre in uso fino alla metà del ‘900, attualmente non visitabile. Si prosegue in salita fino ad arrivare in cima. Qui si può sostare un attimo per godere dell’ampio panorama sulle Prealpi Vicentine: da sinistra il Sengio Alto con il monte Cornetto, il monte Pasubio, il monte Maggio, il monte Novegno, il monte Spitz di Tonezza, e l’altopiano dei Sette Comuni, comunemente conosciuto come altopiano di Asiago. Si prosegue dritti su strada asfaltata pianeggiante fino ad uno spiazzo dove si piega a sinistra per via Monte in direzione di un uliveto. Si continua fino ad incrociare un’altra strada asfaltata che si prende a sinistra in direzione del cartello stradale che indica Grancona. Ci troviamo sul punto più alto del percorso, la vista ritorna ad essere panoramica; poi la strada comincia a scendere in direzione di piazza Roma dove sorge la Parrocchiale di Grancona [1] del 1885, dedicata a San Pietro e Paolo. Giunti allo stop, si attraversa con attenzione entrando in piazza Roma. Qui, dove si ergeva un tempo un antico castellaro vescovile poi distrutto dai Veneziani agli inizi del ‘500, si apre un bel panorama sulla Val Liona [2]. Si tiene la destra passando tra la chiesa, a sinistra in alto, e l’ultima abitazione di piazza Roma. Si arriva in breve nei pressi del cortile di due abitazioni che si superano sulla sinistra girandovi intorno; si segua l’indicazione per la fontana del Pissolo. Si scende per stretto, ripido sentiero giungendo in breve alla fontana del Pissolo. Dalla fontana si prosegue dritti in direzione di un vigneto che si costeggia per poi sbucare su una piccola strada sterrata che scende. Se invece si sale a destra si incrocia la strada asfaltata che a sinistra conduce in breve al Museo della Civiltà Contadina. Si svolta a sinistra e si continua finché la strada curva decisamente a sinistra per raggiungere un’abitazione. Si tiene invece la destra in direzione sud imboccando il sentiero che scende ad incrociare una carrareccia. Qui si svolta a sinistra in discesa per prendere a destra subito dopo, nei pressi di un’abitazione. Si continua fino ad incontrare altre due abitazioni; superata la prima, al cancello della seconda, si svolta a sinistra passando in mezzo alle due per incrociare il sentiero sottostante. Lo si prende a destra sbucando infine su una strada cementata che si segue in discesa fino a giungere alla Chiesa di San Vincenzo [4] a Spiazzo. Da qui si raggiunge il parcheggio.

ORATORIO DI SANT’ANTONIO ABATE
Questo piccolo edificio religioso di probabile origine benedettina, dedicato a San Vitale e successivamente intitolato a Sant’Antonio Abate, è noto sin dal 1266. Conserva reperti di arte longobarda dei secoli VIII-IX. Qui, nella notte dell’8 giugno 1944, avvenne l’eccidio di sette giovani del posto da parte dei fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Sorpresi all’interno della chiesetta, vennero torturati e poi uccisi. Furono trovati la mattina seguente sul ciglio della strada sottostante da un carrettiere di passaggio. A questi sette martiri di Grancona, per i quali si celebra tutti gli anni una cerimonia commemorativa in giugno nella domenica prossima alla ricorrenza, è stato eretto un monumento con lapide sul luogo del ritrovamento, ora circondato da sette cipressi.

CHIESA DI SAN VINCENZO – SANTUARIO DELLA MADONNA ADDOLORATA
In origine semplice tabernacolo contenente un’immagine della Vergine Addolorata raffigurante la deposizione dalla croce, poi sostituita da un dipinto murale attribuito a Battista da Vicenza (XV secolo) raffigurante lo stesso soggetto, oggi è una chiesa vera e propria dedicata a San Vincenzo. L’attuale coro e sacrestia risalgono al XVIII secolo mentre negli anni 1949-59 fu aggiunta perpendicolarmente la navata centrale che dette origine all’attuale affaccio. La manodopera e il costo di questo ampliamento furono sostenuti dai parrocchiani. Il santuario è meta dell’annuale processione votiva della Madonna dei Prati. Di recente la processione, che si teneva il giorno della Santissima Trinità, è stata spostata al 1 maggio. Prende avvio al mattino dalla Parrocchiale di Grancona per raggiungere San Vincenzo a Spiazzo dove la statua della Madonna rimane esposta tutto il giorno fino al tardo pomeriggio quando ritorna alla Parrocchiale.

Immagini del percorso

[1] Chiesa parrocchiale di Grancona

[1] Chiesa parrocchiale di Grancona

[2] Panorama sulla Val Liona

[2] Panorama sulla Val Liona

[3] Oratorio di Sant'Antonio Abate

[3] Oratorio di Sant’Antonio Abate

[4] Chiesa di San Vincenzo - Santuario della Madonna Addolorata

[4] Chiesa di San Vincenzo – Santuario della Madonna Addolorata